Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future.
Sono dunque generalmente considerate "fonti di energia rinnovabile" il sole, il vento, il mare, il calore della Terra, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro, mentre quelle "non rinnovabili", sia per avere lunghi periodi di formazione di molto superiori a quelli di consumo attuale (in particolare fonti fossili quali petrolio, carbone, gas naturale), sia per essere presenti in riserve non inesauribili sulla scala dei tempi umana (in particolare l'isotopo 235 dell'uranio, l'elemento attualmente più utilizzato per produrre energie rinnovabili), sono limitate nel futuro.
La classificazione delle diverse fonti è comunque soggetta a molti fattori, non necessariamente scientifici, creando disuniformità di classificazione.
Con il termine pannello (o collettore) solare si intendono sistemi differenti di trasformazione dell'energia solare:
- il pannello solare termico, che usa l'energia del Sole per riscaldare l'acqua o un altro fluido, generalmente per il riscaldamento dell'abitazione o dell'acqua sanitaria della casa.
- il pannello solare fotovoltaico, che usa celle solari per convertire l'energia del Sole (radiazione elettromagnetica) in elettricità grazie all'effetto fotovoltaico.
- il pannello solare ibrido, costruzione in cui un pannello solare termico è accoppiato con un pannello solare fotovoltaico. Si tratta di realizzazioni ai primi passi. Vedere cogenerazione fotovoltaica.
- il solare termodinamico è una tecnologia per lo sfruttamento dell'energia solare (dal calore del Sole) per riscaldare un fluido e dove l'accumulo di quest'energia viene usata per la movimentazione di una turbina e generare energia elettrica.