Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono cosi' definiti all'art. 3, comma d) del d.p.r. 380/01, il Testo Unico dell'Edilizia: interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell'ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica.
Nel linguaggio comune, comunque, si è soliti usare l’espressione ristrutturare casa, anche quando ci si limita a semplici interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.
L’Italia è un paese in cui si costruisce relativamente poco e si interviene, invece, parecchio sul patrimonio edilizio esistente, sia per le caratteristiche del territorio che non permette di avere a disposizione una grossa quantità di aree edificabili, sia per il valore del patrimonio edilizio esistente che spesso è sottoposto a vincoli architettonici o storici perché merita di essere conservato.
Tuttavia il patrimonio edilizio storico per poter essere usufruito in maniera adeguata rispetto alle esigenze della vita moderna deve essere ristrutturato e reso funzionale e fruibile a tutti.
In tal senso viene in aiuto anche la normativa nazionale, che propone sconti fiscali per interventi sul patrimonio edilizio esistente, del 36% per interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione e del 55% per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica.
Ma quanto costa ristrutturare un edificio?
Quanto costa ristrutturare?
Il costo al metro quadro o al metro cubo di un intervento edilizio varia da regione a regione perché è legato naturalmente al costo della vita e ai prezzi definiti dalle locali Camere di Commercio.
Quindi per definire il costo di ristrutturazione bisogna tenere in conto numerosi fattori come il costo dei materiali, l’utile d’impresa, il costo di eventuali allacciamenti, dei ponteggi, il rilascio di certificazioni di conformità impianti e naturalmente l’incidenza del costo di progettazione e delle pratiche urbanistiche.
Ma i costi degli interventi varieranno a seconda che si tratti di una ristrutturazione radicale, che coinvolga anche strutture portanti e il rifacimento completo degli impianti o più leggera, che interessi ad esempio solo il rifacimento dei bagni e la messa a norma degli impianti esistenti.
Allo stesso modo, a seconda della qualità e del pregio delle finiture scelte, si avranno costi totali differenti.
Prezzi inferiori possono nascondere l’insidia di una scarsa qualità dei materiali impiegati e dell’esecuzione dei lavori, nonchè l’utilizzo da parte dell’impresa di manodopera a nero e quindi con scarsa attenzione alla sicurezza nei cantieri.
Per poter realizzare i lavori di ristrutturazione è fondamentale quindi affidarsi ad un’impresa di costruzioni seria e qualificata, in grado oltre che ad eseguire i lavori alla perfetta regola d’arte, anche di supportare tecnicamente il lavoro dell’architetto progettista o del professionista in genere che dirige i lavori.